la ritrovata identità del Compianto ligneo di Venzone e delle perdute portelle per l'altare dei Battuti dipinte dal Pordenone
di Claudia Palazzetti
Il Compianto di Cristo di Venzone eletto a “manifesto della vulnerabilità della scultura lignea”: in questo modo Claudia Palazzetti descrive il gruppo scultoreo del 1500 (per il quale la Fabbriceria del Duomo di Venzone ha commissionato questa ricerca storica), riferendosi alle poche e confuse informazioni che si hanno sull’opera e al suo stato di conservazione. Attraverso l’analisi ricca di particolari del Compianto, Palazzetti conduce il lettore in un percorso nell’arte sacra del XVI secolo, fornendo elementi indispensabili per l’interpretazione dell’opera e per la conoscenza dell’altare dei Battutti della chiesa di S.Maria del Gonfalone, di cui essa faceva parte assieme a delle portelle dipinte dal Pordenone, oggi perdute. La ricostruzione della vicenda di questa ancona si intreccia con le vicissitudini della Confraternita e della Chiesa di S. Maria, rappresentando uno strumento utile per gli “addetti ai lavori”, ma anche per semplici cultori, che vogliano conoscere nello specifico non solo le trasformazioni subite nei secoli dall’opera d’arte, ma anche una parte della storia di Venzone tra ‘500 e ‘800.
(riassunto a cura di Marinella Zamolo)
Ruinous ghosts
The rediscovered identity of the wood sculptures of The Lamentation for Christ and of the lost organ shutters for the altar of the Battuti painted by Pordenone.
by Claudia Palazzetti
In describing the XVI-century sculpture known as The Lamentation for Christ found in Venzone, Claudia Palazzetti says that it can be considered as the "manifesto of the vulnerability of wood sculptures", owing to the scarce and unprecise information there is about this work and to its state of preservation. With her detailed analysis of the Lamention, Palazzetti engages the reader in a journey through XVI-century sacred art, by providing him with the elements needed to interpret both the sculpture and to become acquainted with the Altar of the Battuti in the Church of S.Maria del Gonfalone, which the sculpture was a part of, together with the now lost organ shutters painted by Pordenone. The reconstruction of the vicissitudes of this sculpture is intimately linked to those of the Confraternity and of the Church of S.Maria and thus represents a useful aid not only for experts but also for those keen on learning about the transformations this work of art underwent through the centuries and a bit of Venzone's history between the XVI and XIX centuries.
(traduzione di Deborah Saidero)